mercoledì 5 marzo 2014

PUNTO LINEA SUPERFICIE

 
Ancora una mostra milanese: a Palazzo Reale, fino al 27 aprile, si potrà visitare “KANDINKSY - La collezione dal Centre Pompidou”.
 
Wassily Kandinsky, oltre alle sue opere, ci ha lasciato anche degli scritti: i più noti sono “Lo spirituale nell’arte” e “Punto linea superficie”. Da quest’ultimo si possono trarre idee per attività divertenti da fare per conto proprio. Provando in tanti modi, ad esempio, a raffigurare il punto.
 
Ecco cosa scrive Kandinsky sul punto: “Se pensato in astratto o immaginato, il punto è idealmente piccolo, idealmente rotondo. E’ un cerchio idealmente piccolo. Ma, sia le sue dimensioni, sia i suoi limiti sono relativi. Nella sua forma reale il punto può assumere un numero infinito di figure: la sua forma circolare può diventare dentellata, può sviluppare un’inclinazione verso altre forme geometriche e, infine, verso altre forme libere”. Questo suo libro, del 1926, è quasi un trattato di geometria, da cui emergono con poesia le considerazioni del Kandinsky artista. Le linee ed i punti formano composizioni via via sempre più complesse e movimentate ricordando il silenzio, la musica, la natura, l’architettura e tutto ciò che l’uomo visivamente o graficamente prova a rappresentare.
 
Le astrazioni di Kandinsky si possono provare anche a casa, uscendo dal formato bidimensionale tipico della sua produzione, prendendo in prestito la tecnica del collage e dell'assemblaggio da altri movimenti artistici. Ecco qualche idea per creare un punto: disegni o scarabocchi di forma circolare, bottoni di diverse dimensioni, pezzettini di scotch, impronte di piccole dita passate nel colore, tracce lasciate dai tappi di sughero usati come timbrini e altro ancora. Per chi vorrà provare ad equilibrare la composizione utilizzando anche le linee, ecco la possibilità di usare cannucce, fili di lana, fettucce di cotone, stelle filanti... La linea potrà essere retta, curva, spezzata, mista o anche molto movimentata. Per Kandinsky la linea nasce dal punto in movimento ed equivale alla rappresentazione stessa del movimento. Provare a rappresentare, anche solo disegnandole, delle linee "in fuga" o "in arrivo" (come farlo spetta ad ognuno, Kandinsky la sua idea in merito l'aveva), fa capire che cosa intendesse l'artista. Consigliato ai bambini "di tutte le età"!